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Il Cant.Z.506 Airone dell'ing. Filippo Zappata fu la sintesi perfetta di idrovolante civile, un modello di efficienza e regolarità e rappresentò una pietra miliare nell'affermazione dell'aviazione italiana. Quasi mai un velivolo detentore di primati era necessariamente anche una buona macchina per l'impiego. Al contrario, fu l'idrovolante più longevo, più famoso e costruito nel maggior numero di esemplari, anche nella sua versione militare. Il libro è dedicato agli anonimi equipaggi - piloti, marconisti e motoristi - dell'Ala Littoria, che volavano con ogni tempo con regolarità di servizio e spirito di sacrificio sulle linee mediterranee, talvolta fatale durante il conflitto. I comandanti di Ala Littoria e del Nucleo Comunicazioni A.L. decollavano sempre se comandati a farlo, senza un soggettivo apprezzamento delle condizioni metereologiche e di visibilità, destando l'ammirazione e generando l'emulazione dei colleghi aviatori militari.